venerdì 2 ottobre 2009


Quando vado in collina, metto una ciotola di croccantini sul balcone per attirare i gatti a farmi visita. Sono due in paricolare che hanno un po di confidenza con me, uno detto Trampolino arriva alla mattina quando apro la porta del balcone e entra in casa e va diritto in cucina miagolando a più non posso perchè vuole un po di latte dopodiche torna sul balcone, mangia i croccantini e se ne va. Ritorna durante la giornata ogni tanto e va in cucina a controllare se c'è il latte ma no si ferma in casa.
Questa qui rappresentata è la gatta Luna, lei entra in casa sopratutto quando sente il suono d'apertura del computer, arriva si struscia sulle mie gambe e poi avrebbe la pretesa di mettersi proprio davanti a me sulla tastiera del computer.
A questo proposito voglio citare dei pensieri sui gatti che sto leggendo su un libretto.
Di Theophile Gautier (tratto dalle sue memorie su Beaudelaire)

"Vanno a sedersi sul tavolo, accanto allo scrittore, facendo compagnia ai sui pensieri e gurdandolo con intelligente tenerezza e magica penetrazione.
Sembra quasi che i gatti intuiscano il pensiero che sta passando dal cervello alla penna e quando allungano una zampa è come stessero cercando di afferrarlo."

Sempre di Theophile Gautier

"Amava i libri e quando ne trovava uno aperto sulla scrivania vi si sdriava sopra, voltava le pagine con una zampina e poi si addormentava, dando a tutti l'illusione che stesse leggendo un romanzo alla moda"





1 commento:

  1. E' vero, quando ancora esisteva la mia gatta, se mi mettevo a leggere sul tavolo, si sdraiava tranquillamente sul libro, quasi volesse tutta l'attenzione per se, e poi prediligeva sdraiarsi su indumenti appena stirati, meglio se il bucato aveva quel particolare profumo di pulito.
    Un animale che non finisce mai di stupirti.
    Un caro saluto

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