mercoledì 6 ottobre 2010





Questa piantina l'ho acquistata in un supermercato. L'ho scelta fra le tante specie che erano in vendita perchè mi ha attirato la sua forma e anche perchè mi piaceva l'idea di avere un bonsai di fico, ma mai avrei pensato che mi avrebbe dato cinque fichi. I primi due sono maturati a luglio e quando erano in fase di maturazione la piantina a emesso questi altri tre fichi che stanno maturando adesso anzi quello più grosso all'apice del ramo l'ho mangiato subito dopo aver fatto queste foto. Era dolcissimo.

lunedì 4 ottobre 2010

Questo video è per Isa

sabato 2 ottobre 2010

Questo riccio, faceva parte di una cucciolata di tre che iniziavano a esplorare i dintorni del loro nido, che abbiamo scoperto dietro un cespuglio di agrifoglio accostato a un muro. Ho tentato di accarezzarlo ma come sentiva la mano che lo sfiorava faceva un salto in su raddrizzando i suoi aculei per colpire.
In questa foto sta mangiando un po di frutta che gli avevo dato.

sabato 25 settembre 2010

25 settembre 2010
Sera
Cielo ad Ovest

domenica 2 maggio 2010

A questa giornata grigia e piovosa, dedico questo campo giallo nella speranza che il tempo cambi.



venerdì 12 marzo 2010

Marzo 1977


Da non credere! Un prato viola?

Ebbene si, era un prato pieno di violette e a quei tempi in collina se ne trovavano a macchie sparse un po ovunque e non soltanto violette ma anche altri fiori spontanei come le margheritine, le primule, i favagelli e molti altri. Il sole tiepido riscaldava questi prati e macchie di fiori che emanavano un profumo dolce e calmante, specialmente per noi che venivamo dalla città, in questo mese era come essere in un luogo fantastico. Con l'andare del tempo queste fioriture si sono viste sempre meno, forse a causa dei diserbanti oppure dell'inquinamento, ora le macchie di viole sono diventate rare.

mercoledì 17 febbraio 2010




Questa orchidea mi fu data da mia zia Ketty la quale l'aveva ricevuta da sua figlia, che dopo la fioritura, non avendo il pollice verde e non volendo buttarla la diede a sua madre.

Mia zia, che nemmeno lei ha il pollice verde, me la regalò sapendo che io avevo un pò di esperienza e anche un pò di pollice verde più di loro. Io l'ho portata a casa, l'ho piazzata vicino alla finestra dove poteva avere molta luce e l'ho bagnata regolarmente e prima di natale ho visto che alla base iniziava a spuntare il tralcio del fiore che crescendo mostrava di portare cinque fiori, ma quando il tralcio era completo tre boccioli sono caduti e i due rimanenti sembrava non dovessero schiudersi mai. Finalmente la settimana scorsa un bocciolo si è aperto e dopo un anno di cure ho potuto vedere il colore bellissimo di questo fiore. Ora spero che anche l'altro bocciolo si apra. L'ho chiamata Carmen.

venerdì 15 gennaio 2010

A: Emilia - Ermanno - Remo - Ugo - Cesare - Elisabetta - Maria Cristina - Hocine - Maria Teresa - Antonio Bruno - Giovanna - Hadda - Concettina - Gianluigi - Roberto - Silvano - Bianca - Graziano - Sergio
GRAZIE!

lunedì 11 gennaio 2010


Mi piace ricordare
l'erba bagnata sotto le zampe
nelle sere d'estate
e il caldo della coperta
nelle giornate grigie d'inverno.
E i pomeriggi oziosi sul balcone
con il vento che solleva il pelo
o i balzi alla ricerca di giacigli alti e confortevoli.
I giochi, le corse, le fusa.
E mi piace ricordare i vostri suoni
e la gioia nell'accogliervi al vostro ritorno.
Mi piace questo posto, è il mio regno
e qui resterò. Sempre.
Non scordate l'uscio socchiuso,
così che possa attraversare ancora stanze accoglienti.
Silenzioso ed elegante,
come un piccolo re.

Camillo, 23/3/1992 30/12/2009
Camillo faceva parte di una cucciolata di micetti che era stata attaccata da un cane. Lui era uno dei soppravissuti. E' stato accolto nella casa dei miei amici Grazia e Sergio che l'hanno amato e coccolato e lui a coccolato loro per 17 anni. Questa poesia è stata scritta da Sergio.

martedì 5 gennaio 2010




Era mezzanotte del 4 gennaio e i dolori del parto erano già iniziati , la donna disse a suo marito: "corri, vai a chiamare la levatrice e mia mamma, perchè mi sa che fra un pò nasce."


Il marito prese la bicicletta e nella notte invernale volò verso la casa della suocera per dirle che doveva correre a casa dalla figlia perchè il parto sarebbe stato imminente, poi ancora di corsa verso la casa della levatrice e insieme in bicicletta tornarono dalla partoriente.


Fu preparato tutto per il parto, la donna si sdraio sull'ottomana del soggiorno perchè era l'unica stanza calda della casa, poichè c'era la stufa, e il parto iniziò. Nelle prime ore del mattino del 5 gennaio nacque una bambina, fu lavata e fasciata e data in braccio al padre che la guardò un pò deluso perchè lui sperava in un maschio dato che c'era già una femmina nella famiglia, ma dopo qualche secondo sorrise e adagiò la bambina sul tavolo, prese la scatola dello zucchero e dopo aver prelevato con le mani due o tre granellini li mise sulle labbra della bimba.

Buon compleanno Lilli!